A seguito delle indicazioni previste dall’ Accordo Europeo sullo Stress sul Lavoro (8/10/2004), recepite dal Testo Unico sulla Sicurezza (D.Lgs. 81/2008) e s.m.i., è diventato obbligatorio effettuare nelle aziende la valutazione del rischio stress lavoro correlato.

La valutazione stress lavoro correlato si riferisce principalmente al distress (stress negativo), contrapposto all’eustress (stress positivo, che permette di avere l’energia necessaria per raggiungere gli obiettivi); la capacità di un’organizzazione di mantenere un alto livello di eustress e un minino livello di distress incide direttamente su alcuni aspetti fondamentali come la produttività, l’assenteismo e il turnover.  Le finalità della valutazione del rischio stress lavoro correlato sono sia l’individuazione di adeguate misure di prevenzione e di protezione sia l’elaborazione di un programma per il miglioramento nel tempo dei livelli di salute e sicurezza.

Soa Risorse Umane, con un’esperienza trentennale nella consulenza organizzativa su tematiche così delicate come quella relativa alla gestione delle risorse umane, offre in questo caso il supporto dei propri Psicologi del Lavoro per affiancare le aziende nella realizzazione di un sistema di gestione per la sicurezza efficace, snello e perfettamente conforme alla normativa vigente.

In quest’ottica, il percorso che proponiamo, nel rispetto di quanto indicato dalla normativa, è quello di redigere un documento certificato che consenta di:

• identificare le aree a maggiore rischio di stress lavoro correlato;
• analizzarne gli elementi (organizzativi, gestionali, etc) che influiscono sullo stress lavoro correlato;
• individuare eventuali azioni correttive;
• dare una scala di priorità agli eventuali interventi attuabili;
• certificare l’avvenuta valutazione.

Tale percorso, oltre a rispondere ad un obbligo normativo, può rappresentare una grande opportunità per:

• rafforzare la crescita organizzativa;
• migliorare la qualità di vita sul luogo di lavoro;
• sostenere il miglioramento delle performance organizzative;
• ridurre i costi dovuti a scarsa produttività, assenteismo e turnover.